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Nel 2009 anche i libri sentono la crisi: la piccola e media editoria in mostra a Belgioioso a “Parole nel tempo”

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- cronaca delle due giornate del 26-27 settembre 2009 a Belgioioso -

Più libri e anche più espositori rispetto agli altri anni. Da quando è nata Critica Letteraria, passeggio tra le proposte editoriali e i sorrisi colmi di aspettative degli autori che a Belgioioso presentano le proprie opere, con particolare attenzione per le uscite dell’ultima annata. Così anche quest’anno. Ma sabato uno spettacolo scoraggiante mi ha accolta: la quasi totale desolazione. Le sale tirate a lucido con poche decine di piedi che le calpestassero; gli editori e i responsabili in attesa di qualcuno che si avvicinasse, che ascoltasse le proposte e anche solo chiacchierasse della comune passione letteraria; le presentazioni punteggiate delle solite presenze che, ogni volta, ritrovo a Belgioioso (addetti ai lavori, critici, insegnanti, qualche curioso affezionato).


“Sembra ormai quasi inutile, questo festival”, si vocifera nelle pause e al bancone del bar, ma non troppo forte, perché anche gli editori più disillusi conservano un fondo di speranza. Qualcuno sostiene che la formula sia ormai superata, perché Belgioioso, pur restando il paese fondatore di questa tipologia di mostra per la piccola e media editoria, ha figliato nel centro-nord d’Italia tante mostre simili, e non catalizza più l’attenzione. Bisogna forse adattarsi all’idea che la lettura interessa meno italiani di un tempo. A quanto pare, anche i sette euro di biglietto (cinque per il biglietto ridotto, concesso da quest’anno anche agli universitari) sembrano aver poi contribuito ad allontanare parte del pubblico.

Ora, la crisi c’è, e si misura purtroppo anche in questa occasione, che da molti anni veniva considerata un’ottima gita fuoriporta. E ancora dovrebbe esserlo. Perché, parliamoci chiaro, spesi quei sette euro, si può restare un’intera giornata a contatto di libri difficilmente reperibili altrove, si leggiucchiano i risvolti di copertina, ci si lascia consigliare e raccontare da chi conosce davvero i libri che vende. Gli autori incontrano i lettori, presentano le proprie opere con quella sottile ansia che tradisce anche i più sicuri di sé, dopo le introduzioni di esperti letterati. Scappano autografi, applausi e domande, dubbi, semplici strette di mano e presentazioni.


Come ogni anno, due mostre collaterali segnano il percorso per i corridoi del castello. Questa volta è toccato a una mostra fotografica intitolata “Un uomo contro”, con l’idea di rappresentare la vita di Romano Bilenchi attraverso le sue tappe fondamentali. E alla mostra “Stefano e i suoi amici”, organizzata da Gabriele Dadati e dalla redazione di «Ore piccola», sono stati esposti i quadri preferiti dello scomparso Stefano Fugazza, critico e storico dell’arte piacentino che è stato alla direzione della Galleria Ricci-Oddi per molti anni.
The last but not the least, c’è la splendida cornice del castello, il parco con la sua semplicità, il piacere di scegliere una panchina o l’erba per scartare dal cellophane i propri acquisti e assaporarli alla penombra delle piante secolari. E, piccolissima parentesi pratica, non occorre neanche scomodarsi a uscire per i pasti: l’ottimo ristorante interno e il bar soddisfano senza problemi le esigenze di tutti.

Dunque, non capisco la morìa di sabato e la sfumata presenza di domenica. Ne parlavo con l’amico Massimo Ciani, direttore della Sef (Società Editrice Fiorentina), e con il suo simpaticissimo autore, Fabrizio Altieri (che ha recentemente pubblicato La tela del ragno Calatrava): non sono state mie semplici impressioni, ma purtroppo i biglietti strappati all’ingresso sono visibilmente calati. Se questo ha offerto a noi di CriticaLetteraria l’occasione per parlare più distesamente con gli editori senza essere incalzati dal pubblico, purtroppo dall’altra parte degli espositori era palese l’attesa di ondate di lettori, come era accaduto agli scorsi appuntamenti.


Un momento duro, quindi. Ma devo ammettere che molti autori hanno saputo aggirare il problema delle sale semivuote in nome dell’amore per la scrittura; come Silvio Raffo, che ha incantato il pubblico per oltre un’ora con il suo saggio sulla Dickinson (La Sposa del Terrore): argomento non facile da veicolare in una presentazione, ma godibile e appassionante nella resa. O la professionalità con cui la Professoressa e stimata critica Clelia Martignoni e il ben noto critico Giancarlo Ferretti hanno illustrato gli scritti inediti di Volponi usciti per Manni nel 2009. O la spontaneità con cui lo scrittore lomellino Angelo Ricci ha risposto alle acute domande di Giuseppe Polimeni sul suo primo libro Notte di nebbia in pianura (leggi la nostra recensione e l’intervista). Questi sono esempi estratti a caso dalla folta schiera di presentazioni, a cui potrei aggiungere le letture poetiche coordinate dalla competenza di Gabriela Fantato, o la lettura delle nuove poesie di Jean Flaminien, accompagnato dalla sua traduttrice Marica Larocchi.


In molti si sono incuriositi al nostro progetto, specialmente per lo spazio che noi dedichiamo agli scrittori emergenti (ci piace chiamarli così, suona come un augurio). Così, tanti sono i libri a cui dedicheremo nei prossimi mesi una recensione, con annessa intervista agli autori, qualora ne fossero interessati, per la nostra sezione “Il Salotto”. Ma altrettante anche le scoperte librarie, quei libri rari (o inediti) di autori notissimi che non sono mai stati stampati o ristampati, come Le vie della città di Emilio Cecchi, riproposto per le edizioni Amos, grazie all’attentissimo lavoro del suo direttore Michele Toniolo. O Il viaggio in paradiso del Capitano Stormfield di Mark Twain e il primissimo romanzo di Kipling, La luce che si spense, ritrovati e proposti per le curate collane di Gaalad. Questi sono solo alcuni dei titoli che leggerete prossimamente sul nostro CriticaLetteraria, a cui si sommano decine di altri libri, in attesa sulle nostre scrivanie.

Gloria M. Ghioni

** Le fotografie, nell'ordine:
1) Castello di Belgioioso, sabato pomeriggio
2) Folco Portinari che presenta Figlia d'arte dell'amico e collega Guido Davico Bonino
3) Scatto della mostra fotografica su Bilenchi
4) Silvio Raffo interpreta una poesia di Emily Dickinson
4) Jean Flaminien e la sua traduttrice Marica Larocchi